Le coliche nel neonato possono rendere molto difficili i primi mesi, così come possono rendere difficile la vita dei genitori, che si sentono impotenti di fronte all’inconsolabilità dei loro piccoli. Ma di cosa si tratta esattamente?
Con “coliche del neonato” (o coliche gassose) ci si riferisce a quel disturbo che comporta delle crisi di pianto inconsolabile in un bambino sano.
Questi momenti di crisi avvengono in maniera abbastanza periodica e prevedibile. Il piccolo, infatti, inizia a piangere più o meno nello stesso momento della giornata (spesso durante ore serali).
Le coliche sono abbastanza comuni nei piccini, tanto è vero che circa il 10% ne soffre nei primi mesi. Tuttavia, non devono costituire fattore di preoccupazione, poiché si risolvono spontaneamente dopo i 3-4 mesi di vita. Inoltre, è importante sapere che non costituiscono alcun pericolo per la salute e non compromettono la crescita del bambino.
Naturalmente, non bisogna pensare che ogni volta che il bimbo piange si tratti di coliche. Il pianto è, infatti, fisiologico nel piccolo. Ad esempio, un bambino che piange anche per due ore al giorno è da considerarsi assolutamente normale.
Per individuare più facilmente la presenza delle coliche, può esservi d’aiuto la “regola del 3”, coniata nel 1954 dal Dottor Morris Arthur Wessel, noto pediatra americano. Secondo questa regola, ci si trova davanti alle coliche se il neonato piange in modo inconsolabile per 3 ore al giorno, per più di 3 giorni a settimana e per almeno 3 settimane consecutive.
Altri sintomi che il bambino può presentare durante queste crisi, inoltre, possono essere:
Certamente bisognerà rivolgersi al pediatra, affinché svolga tutti gli esami necessari per escludere altre problematiche ed eventualmente confermare i vostri sospetti.
Ad oggi, le cause che provocano questo disturbo non sono ancora ben chiare e definite. Ci sono alcune ipotesi a riguardo, ma nulla di certo.
Ecco alcune teorie sull’argomento:
Nonostante le cause non siano ben chiare, ci sono comunque alcuni fattori che sembrano poter aumentare il rischio del presentarsi delle coliche. Ad esempio, i rischi potrebbero essere maggiori se ci sono state complicazioni durante il parto, oppure se la mamma ha fumato durante la gravidanza.
Come abbiamo già accennato, le coliche tendono ad andare via spontaneamente dopo un certo periodo di tempo. Ma nel frattempo, è possibile ricorrere ad alcuni rimedi per dare un po’ di sollievo al piccolo.
Per quanto riguarda i rimedi farmacologici, si può ricorrere a farmaci antimeteorici (la cui efficacia non è comunque dimostrata), farmaci anticolinergici, farmaci probiotici o a farmaci antispastici. In ogni caso, ricordate sempre che è molto importante consultare il pediatra prima di somministrare qualsiasi farmaco al vostro bambino.
Rimedi farmacologici a parte, esistono altri piccoli accorgimenti che possono dare sollievo al vostro bambino.
Certamente non si tratta di soluzioni definitive, in grado di far scomparire completamente le coliche. Ciò nonostante, possono essere di grande aiuto per lenire la sofferenza del piccolo.
Può sembrare banale, ma il contatto fisico è la base di tutto. Le coccole della mamma e del papà, le parole dolci, sono sempre di grande conforto al bambino, specialmente quando sta male. Tenete dunque il bimbo in braccio, appoggiatelo al vostro petto dal lato del cuore, cantategli una ninna nanna, sussurrategli parole dolci… Tutte queste piccole cose non faranno di certo sparire il problema, ma saranno certamente d’aiuto al vostro piccolo poiché gli farà sentire la vostra presenza.
Un ambiente avvolto, contenuto, protetto, può essere di grande aiuto poiché va a ricreare l’ambiente dell’utero materno, facendo sentire il bambino al sicuro. A tal fine, potete semplicemente avvolgere il neonato in una coperta leggera, oppure arrotolare diverse lenzuola (o asciugamani) intorno a lui all’interno nella culla, in modo da creare una sorta di nido.
I cosiddetti “rumori bianchi” sono dei suoni che vengono riprodotti sfruttando tutte le possibili frequenze udibili. Con il loro ausilio si può ricreare in qualche modo l’ambiente rilassante dell’utero materno, infondendo nel piccolo un senso di sollievo. Alcuni esempi di rumori bianchi possono essere: il rumore dell’aspirapolvere, il rumore del ventilatore, il suono del mare, il brusio della radio non sintonizzata, ecc.
Come detto in precedenza, il contatto fisico è importantissimo. Un bel massaggio può avere effetti molto positivi sul bambino, poiché può favorire il rilassamento dell’addome e l’espulsione di gas accumulati. Per praticare un massaggino al piccolo, tutto quello che bisogna fare è posizionarlo a pancia in su ed eseguire dei dolci movimenti circolari sulla parte bassa del pancino. (Vi raccomandiamo di riscaldare le mani prima di eseguire il massaggio). Dopo il massaggio, il neonato si sentirà più rilassato, piangerà di meno e riuscirà anche a dormire meglio.
Stimoli fastidiosi, come ad esempio rumori troppo forti o luce troppo intensa, potrebbero rendere il neonato ancora più nervoso, peggiorando la situazione. Per questo motivo, cercate di evitare questi fastidi rendendo l’ambiente più rilassante possibile.
Un bel giretto (nel passeggino oppure in auto) può rappresentare un espediente semplice ma efficace per aiutare il bambino a calmarsi un po’.
Tenendo il bambino in posizione eretta mentre lo si allatta, si può ridurre la quantità di aria che deglutisce e, di conseguenza, la formazione di gas intestinali.
I biberon anti-colica possono essere dei validi alleati contro le coliche. Si tratta di particolari biberon, dotati di una valvola che svolge una doppia funzione:
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Grazie a questo sistema, il piccolo andrà ad ingerire meno aria e la formazione di gas intestinali risulterà ridotta.
Prendersi cura di un bebè con le coliche, può essere una situazione davvero stressante e difficile da gestire. Nonostante gli innumerevoli sforzi, è possibile che ad un certo punto possiate sentirvi sopraffatti, giù di tono o frustrati. E’ del tutto normale, non c’è nulla di male in questo! Sentirsi impotenti di fronte alle sofferenze del proprio bambino non è mai una cosa semplice da affrontare, ma c’è una cosa che dovete ricordare: non è colpa vostra.
Per questo motivo, se ad un certo punto avrete bisogno di staccare la spina… fatelo! Prendetevi una piccola pausa, chiedendo aiuto al vostro partner o ai vostri cari per occuparsi del piccolo. Fate un riposino, una passeggiata, prendete un po’ d’aria… insomma, cercate di rilassarvi. Anche fare due chiacchiere con qualcuno potrebbe esservi di grande aiuto.
Ricordatevi che, se decidete di fare una pausa di un’ora o due per riprendere fiato, questo non farà di voi cattivi genitori! E’ anzi importante che, oltre a prendervi cura del vostro bambino, vi prendiate cura anche di voi stessi.
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