Accipicchia la Babysitter, meglio fare una botta di conti prima dell’assunzione: ecco quanto mi é costata

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Babysitter costo (Canva foto) - www.guidamamme.it

Occhio alle tariffe nascoste: non basta “assumere”, bisogna sapere cosa includere, ecco qual è il costo reale della bebysitter.

Molti genitori, quando cercano un aiuto per i figli, si concentrano solo sulla disponibilità e sulla fiducia che una babysitter può trasmettere. Ma una volta superato il momento della scelta, arriva inevitabile la domanda che fa alzare più di un sopracciglio: quanto costa davvero?

A volte l’entusiasmo di avere finalmente trovato la persona giusta si scontra con la realtà di spese impreviste. Non basta, infatti, pensare al pagamento orario o alla cifra pattuita per una giornata: dietro ci sono regole precise che trasformano un accordo informale in un impegno economico ben più pesante.

C’è chi racconta di aver avuto la sensazione di risparmiare, salvo poi scoprire che ferie, tredicesima e contributi si sommano al compenso pattuito. In quei casi, la babysitter “economica” diventa improvvisamente una voce consistente nel bilancio familiare.

Eppure non si tratta di sorprese vere e proprie: sono obblighi previsti dalla legge, che spesso i genitori non conoscono. Il rischio è pagare meno oggi e molto di più domani, tra arretrati e sanzioni, se non si inquadra correttamente la collaboratrice.

Quando il costo va oltre la paga oraria

Come spiega Gallasgroup, una babysitter non convivente non può essere retribuita meno di 7,10 euro lordi all’ora. Per chi lavora invece a tempo pieno in convivenza, il minimo mensile arriva a circa 1.003,99 euro. Questi sono solo i dati di partenza, perché al compenso si aggiungono contributi, TFR e altri oneri a carico della famiglia.

Facendo un esempio concreto, per una babysitter che lavora 25 ore a settimana con bambini sopra i 6 anni, il costo totale può raggiungere quasi 1.000 euro al mese. Se invece l’orario sale a 40 ore settimanali, la cifra supera abbondantemente i 1.500 euro. È chiaro che la spesa finale risulta ben diversa dal semplice calcolo della paga oraria.

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Babysitter quanto costa (Canva foto) – www.guidamamme.it

Mansioni, responsabilità e sorprese nascoste

Il costo varia anche in base alle mansioni richieste e all’età dei bambini. Per i più piccoli, sotto i sei anni, la legge prevede una maggiorazione, visto che l’impegno è maggiore e le responsabilità crescono. Non è raro, quindi, che i conti finali risultino più alti del previsto.

La babysitter, inoltre, non dovrebbe occuparsi delle pulizie domestiche o di commissioni familiari, se non specificato nel contratto. Chiarezza e trasparenza sono fondamentali: un accordo scritto, con orari, compiti e retribuzione ben definiti, evita malintesi e soprattutto permette ai genitori di sapere davvero quanto spenderanno, senza brutte sorprese a fine mese.