Il primo mese di gravidanza, ovvero le prime 4 settimane, sono un periodo molto delicato e quindi decisivo per la nascita di una nuova piccola vita.
Perché questo periodo è così decisivo? Perché fino al termine della quarta settimana, non è ancora detto che l’embrione si annidi nell’endometrio, poiché potrebbe invece essere espulso con la mestruazione successiva.
Le prime due settimane, in realtà, non fanno propriamente parte della gravidanza. In questo periodo, infatti, la donna non è ancora incinta. Ciò nonostante, queste due settimane vengono contante nel periodo di gravidanza e nel calcolo della data del parto, poiché è difficile risalire alla data esatta del concepimento.
L’inizio di una gravidanza può essere accertato inizialmente tramite un test casalingo acquistato in farmacia. In caso di esito positivo, per avere certezza assoluta, sarà bene effettuare delle apposite analisi del sangue. Queste analisi andranno a misurare i livelli degli ormoni beta Hcg, che saranno presenti solo nel caso il concepimento sia avvenuto.
Vediamo, nello specifico, cosa accade nel primo mese di gravidanza:
Nella prima settimana, in realtà la donna non è ancora incinta. Durante il ciclo, il suo corpo inizia però a creare le premesse per quella che potrebbe essere una gravidanza.
Nella seconda settimana, il corpo della donna continua a preparare le premesse necessarie per la gravidanza. Circa alla metà del ciclo, avviene uno scoppio di un follicolo maturo. Da qui, viene rilasciata una cellula uovo matura all’interno delle Tube di Falloppio.
Gli spermatozoi maschili cominciano il loro “viaggio” verso la cellula uovo. L’involucro esterno dell’uovo può essere penetrato da più spermatozoi, ma uno solo può riuscire a superare la membrana interna. A questo punto, la cellula uovo va a cambiare la sua struttura chimica, impedendo l’ingresso agli altri spermatozoi.
Dopo essere stata fecondata all’interno delle tube, la cellula uovo inizia a migrare verso l’utero.
E’ nella terza settimana che una donna può davvero definirsi incinta. E’ in questo periodo che la prima mestruazione non si presenta.
La cellula uovo femminile e lo spermatozoo maschile creano il codice genetico che apparterrà al nuovo piccolo essere umano. Dopodiché, questa cellula originaria andrà a dividersi, dapprima in due, poi in quattro, in otto, e così via… fino ad arrivare a creare una blastocisti, con 64 cellule.
L’embrione continua il suo viaggio per arrivare all’utero. Quando, intorno all’inizio della settimana successiva, arriverà a destinazione, conterà già dalle 70 alle 100 cellule.
La 4ª settimana è quella decisiva. In questo periodo si andrà a vedere se la cellula fecondata riuscirà ad annidarsi all’utero.
Questa fase è piuttosto delicata, poiché durante l’attecchimento all’utero può succedere che la cellula venga danneggiata da fattori esterni. In caso di danneggiamento, sta alla cellula stessa riuscire a difendersi e continuare il proprio sviluppo. Nel caso in cui non riesca a difendersi dai danni subiti, lo sviluppo si arresterà e la blastula verrà espulsa con l’avvento della prima mestruazione.
Se invece la cellula riuscirà ad annidarsi con successo all’utero, allora l’embrione uscirà dal suo involucro, immettendosi nell’endometrio. A questo punto, intorno ad esso andrà a svilupparsi la placenta.
Nel primo mese molte donne non capiscono di essere incinte, fino a quando non si presenta un ritardo delle mestruazioni.
Generalmente, nelle prime due settimane non ci sono sintomi evidenti che preannuncino una gravidanza.
Nella quarta settimana, invece, si possono iniziare ad avvertire i primi sintomi, come ad esempio:
Naturalmente, questi sintomi sono soggettivi e possono quindi variare da donna a donna.
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