Bonus Mamme troppo basso? É in arrivo l’aumento: buone notizie per le donne

Madre che lavora con figlio

Aumento in arrivo (canva.com) - www.guidamamme.it

Il bonus mamme è previsto per le madri lavoratrici. Ma se l’importo era troppo basso, adesso è in arrivo un aumento.

Il Bonus Mamme, introdotto attraverso il Decreto Legge 95/2025, sostituisce quest’anno l’esenzione dai contributi prevista nella Legge di Bilancio 2025 per le madri lavoratrici.

Il bonus è destinato alle donne che lavorano come dipendenti o autonome (esclusa la categoria domestica) con reddito annuo che non supera i 40. 000 euro, e che abbiano almeno due figli fino a tre o più.

L’importo è di 40 euro per ogni mese lavorato nel 2025, da ricevere in un’unica somma alla fine dell’anno, previa richiesta all’INPS. Escluse le lavoratrici domestiche e le madri con contratto a tempo indeterminato e tre figli.

Secondo l’INCA-CGIL, la misura presenta fragilità: è di natura temporanea, senza progressività, mancano chiare modalità operative e tempi di pagamento, e l’impatto effettivo sul reddito familiare sembra essere limitato.

Le novità sul bonus

Fortunatamente delle buone notizie sembrano essere in arrivo. Nella Legge di Bilancio 2026, del valore totale di 16 miliardi di euro, il Governo si è proposto di supportare le famiglie e promuovere la natalità, affiancando un intervento più ampio per ridurre l’Irpef destinata alla reale classe media. Stando a quanto evidenziato da Quotidiano Nazionale e Il Messaggero, il pacchetto dedicato ai genitori e ai loro figli si configura come uno dei punti chiave della manovra, con l’intento di migliorare la conciliazione tra lavoro e vita privata e di incentivare la crescita della popolazione, mantenendo al contempo l’equilibrio dei conti pubblici.

Il primo provvedimento riguarda proprio il bonus per le mamme lavoratrici, il quale è destinato a diventare una misura strutturale e più efficace. L’assegno, attualmente di 40 euro al mese, sarà aumentato sia nel suo valore che nel numero dei fruitori, con il dichiarato obiettivo di garantire un sostegno duraturo e prevedibile. Tuttavia, il bonus per le madri lavoratrici è solo una parte di tutto lo scopo della manovra. Secondo le fonti, il secondo settore di intervento riguarda le detrazioni fiscali per i figli, con l’intento di unificare le varie misure in essere  insieme all’Assegno Unico.

Madre lavoratrice
Tutto con la manovra (canva.com) – www.guidamamme.it

Ulteriori margini di intervento

Il terzo punto della manovra tocca nidi d’infanzia e permessi parentali, i quali dovrebbero diventare permanenti e non più rinnovati di anno in anno. Particolare attenzione sarà dedicata all’allargamento dei permessi ai padri e al potenziamento dei servizi per l’infanzia, soprattutto dove la mancanza di servizi grava maggiormente, stando alle fonti.

Le conseguenze attese (o meglio sperate) dovrebbero essere maggior partecipazione delle donne al lavoro, meno rinunce ad avere un secondo figlio, e un miglior accesso ai servizi educativi. Tuttavia, secondo le fonti, tutto dipenderà dalle risorse finanziarie, le quali proverranno principalmente da riduzioni di spesa e riallineamenti di fondi già esistenti.