Bambini e animali: benefici, rischi e regole per una convivenza serena

Bambini e animali: benefici, rischi e regole per una convivenza serena

Molte persone che possiedono un animale domestico, tendono a preoccuparsi un po’ quando in famiglia è in arrivo un bambino. Generalmente, però, non c’è da preoccuparsi. I piccoli, infatti, tendono ad instaurare con gli animali domestici un forte rapporto affettivo. In genere, i bambini non hanno paura  degli animali, sono gli adulti a trasmettere loro timore.

Considerate che un animale domestico può diventare un ottimo compagno di giochi per il piccolo, rappresentando persino un modo per approcciarsi alla natura. Naturalmente, questo non significa che non sia necessario fare attenzione o prendere delle misure adeguate.

E’ importante, infatti, che l’animale sia sempre pulito e venga sottoposto regolarmente a visite, in modo da assicurarsi che non abbia parassiti che potrebbe trasmettere al piccolo. Inoltre, bisogna cercare di evitare che il bambino abbracci o baci l’animale, che si metta le mani in bocca dopo averlo toccato e che non dorma insieme a lui.

Ma gli animali domestici possono rappresentare un pericolo per i piccoli in arrivo? E’ sicuramente possibile che essi si sentano minacciati o trascurati a causa della nuova presenza in casa. Per questo motivo, vi daremo alcuni piccoli consigli su come preparare i vostri amici a 4 zampe al nuovo arrivo.

Prima della nascita

Se avete un cane, è importante iniziare a prepararlo almeno un mese prima della nascita del bambino. Come? Tanto per cominciare, potreste fingere di accudire una bambola, in modo da abituarlo ad una terza presenza in casa. E’ vero, suona ridicolo… ma può essere un escamotage molto utile! In alternativa, se proprio la cosa non vi va giù, potreste invitare frequentemente amici o parenti che abbiano figli piccoli.

Inoltre, potreste fargli sentire più volte la registrazione di un pianto di neonato, suono al quale dovrà sicuramente abituarsi. E’ probabile che inizialmente questo suono spaventi il cane, ma con il tempo vi si abituerà senza problemi.

Dopo la nascita

Quando tornerete dall’ospedale, fate attenzione alle feste che il cane potrebbe farvi al vostro arrivo. Mettetegli il guinzaglio e fategli osservare il piccolo ad una distanza non troppo ravvicinata (mezzo metro andrà più che bene). Se reagirà in maniera tranquilla, potrete permettergli di annusarlo. Potreste anche fargli annusare un suo vestitino prima di presentarvi a casa con lui, in modo che inizi a familiarizzare con il suo odore.

Naturalmente, dovrete assicurarvi che non gli lecchi il viso. E’ molto importante, poiché le difese immunitarie del piccolo saranno ancora troppo deboli.

Nel caso in cui, invece, il vostro animale domestico sia un gatto, le misure da prendere in via preventiva sono più o meno le stesse. La differenza, rispetto ai cani, è che i vostri amici gatti tenderanno a darvi un po’ meno retta e non si interesseranno molto del bambino. Ma naturalmente questo non significa che non dovete prestarci attenzione.

Vi raccomandiamo, infine, di non lasciare mai il bambino e il vostro animale domestico da soli in una stanza. Non importa quanto sia docile o dolce, non fatelo… potrebbe rivelarsi molto pericoloso!

Il bambino piccolo ha con l’animale domestico un rapporto di grande comunicazione, istintiva ed affettiva. Sono, in genere, le persone adulte a trasmettere ai bambini la loro paura verso gli animali, creando così delle situazioni poi difficilmente superabili. Gli animali domestici, sopratutto se cuccioli, sono dei simpatici compagni di gioco per i bambini, e non solo i cani, ma anche i gatti, i porcellini d’india, i pesciolini rossi. Vivere oggi con gli animali può essere, per il bambino che sta in una grande città, una delle poche occasioni di avere contatto con la natura. Eì ovvio che, comunque, avere in casa degli animali crea dei problemi che non vanno sottovalutati. Per prima cosa state attenti, se l’animale era già in casa prima dell’arrivo del bambino, alla comparsa di crisi di gelosia dell’animale verso il nuovo arrivato. Controllate le reazioni dell’animale ai primi approcci col bambino; in genere però si assiste ad un’assoluta intesa tra animale e bambino. Quando il bambino ha superato l’anno, è in grado di gestirsi il proprio animale, per cui l’ideale sarebbe prendere un cucciolo che cresca con lui. Si raccomandano, però, alcune norme igieniche:

  • l’animale deve essere sempre pulito e sottoposto a visite periodiche per escludere che sia portatore di parassiti o forme che possono essere trasmesse dal bambino;
  • non fate mai dormire l’animale nella camera del piccolo, potrebbe infilarsi subito nel lettino assieme al bambino;
  • cercate di evitare, nei limiti del possibile, che il bambino metta le mani in bocca dopo aver girato con l’animale;
  • Evitate che il bambino prenda l’abitudine di scambiare particolari effusioni con l’animale (baci, abbracci).

Cane

Il vostro cane vede il mondo un po’ diverso da voi. Per lui, voi siete il maschio alfa, la vostra donna è la femmina alfa e voi tre insieme formate un branco. All’arrivo del bebè, il vostro cane potrebbe anche accusare qualche settimana di depressione post-partum. Se tutto va per il meglio, però,  ben presto il neonato sarà riconosciuto come cucciolo alfa, titolare di tutti i diritti associativi (protezione, fedeltà, e innumerevoli leccate sul viso).

In vista del nuovo arrivo

I cani apprendono per associazione. Dovreste fare in modo che il vostro cane non associ cose negative come ricevere meno attenzioni, essere buttati fuori dalla stanza o non trovare più la ciotola perché è stata spostata. Se intendete apportare dei cambiamenti, è importante che li facciate almeno un mese prima della nascita del bimbo. Fate sentire al cane la registrazione di un neonato che piange, così da abituarlo a quel rumore forte e acuto. I cani hanno un udito finissimo, e all’inizio potrebbero spaventarsi, ma dopo un po’ si abituano. Tra l’altro, cominciare a familiarizzare con quel suono servirà pure a voi.

Su www.beprepared.net potete scaricare il file audio di una crisi di pianto. Alcuni esperti suggeriscono, prima dell’arrivo del bimbo, di anticipare al cane la nuova struttura familiare usando una bambola o fingendo di cambiarla, nutrirla, cantarle canzoncine, metterla a nanna. Ma forse la soluzione più semplice, e meno umiliante, è invitare a casa di tanto in tanto amici con figli piccoli. Accertatevi che il cane capisca i comandi Giù, Seduto!, Basta! in caso contrario addestratelo.

Portatelo inoltre dal veterinario per verificare che le vaccinazioni siano ancora valide e che non abbia parassiti. Travate infine qualcuno che se ne occupi quando voi sarete in ospedale a impartire alla vostra parere il comando Respira!. Dopo il parto, prendete un capo che sia indossato dal bimbo e datelo al cane, in modo che impari a riconoscerne l’odore. Al ritorno dall’ospedale, tenete voi il bambino  mentre la vostra vostra compagna varca la soglia di casa essendo mancata per un po’, il cane sarà euforico, le salterà addosso e le farà grandi feste. Quando la situazione si è calmata, mettete il guinzaglio al cane e fategli osservare per un po’ il bambino a distanza di mezzo metro.

Quindi avvicinateli lentamente l’uno all’altro. Se il cane rimane calmo, lasciategli annusare il bimbo. Per i primi mesi, evitate che il cane lecchi la faccia del piccolo. Il suo sistema immunitario è ancora poco sviluppato e il cane è capace di infilare la lingua nei posti più sudici e impensabili. Neanche il più docile dei cani va lasciato da solo con un neonato. Siete sempre pronti a rimproverare l’animale per un comportamento aggressivo e a premiarlo se si è comportato bene. Se andrà tutto bene, il cane e il bambino diventeranno inseparabili.

Gatti

Quasi tutti i suggerimenti che vi ho dato per i cani vengono anche per i gatti, con la differenze che i gatti vi daranno meno retta. Sono attirati instintivamente dagli oggetti in movimento e normalmente si disinteressano dei neonati. Non lasciate mai da soli un neonato e un gatto nella stessa stanza. I gatti amano acciambellarsi accanto a un corpo caldo e potrebbero infilarsi nel lettino di vostro figlio. Sappiate che è una pessima idea perché il gatto potrebbe inavvertitamente graffiare, mordere, o addirittura soffocare il bimbo. Esistono due modi per tenere il gatto lontano dal lettino:

  • Dopo aver sistemato il lettino nella stanza (qualche mese prima del parto), poggiate sul materasso qualche oggetto il cui contatto sia davvero fastidioso per un gatto. Potreste ritagliare un pezzo di cartone e ricoprirlo di nastro bioadesivo, così quando il gatto sarà sul lettino si ritroverà con i polpastrelli incollati; oppure riscoprite il materasso di carta stagnola (i gatti odiano il rumore che fa). Dopo un paio di spiacevoli esperienze, il gatto dovrebbe rinunciare ad ogni mira sul lettino.
  • Coprite il letto con una zanzariera in modo da impedirgli l’accesso. Il gatto potrebbe appollaiarsi in cima alla zanzariera, diventando parte dell’arredamento.

Una zanzariera potrebbe trasformare la culla di vostro figlio in un improvvisato letto a castello.