Stangata alle mamme: iscrizione, mensa e gite dei figli sono un salasso | Da oggi però spetta un rimborso

Spese madri figli (Canva foto) - www.guidamamme.it
Un nuovo aiuto fiscale per alleggerire i costi della scuola: un modo per alleggerire le spese per i figli a scuola.
Ogni anno il ritorno sui banchi porta con sé non solo emozioni e aspettative, ma anche un inevitabile aumento delle spese familiari. Zaini da riempire, quaderni, manuali e servizi scolastici rappresentano un capitolo di bilancio che, secondo le stime, supera spesso i 650 euro per studente, incidendo pesantemente sul portafoglio di molte famiglie.
Tra iscrizioni, contributi e attività extra, la scuola si conferma un settore dove la voce “costi” pesa quasi quanto quella degli impegni quotidiani. A questo si aggiungono i servizi fondamentali come la mensa o le uscite didattiche, che seppur importanti per la crescita dei ragazzi, diventano spesso motivo di preoccupazione per chi deve far quadrare i conti.
Non è un caso se associazioni dei consumatori e osservatori statistici segnalano un aumento costante dei prezzi. Un incremento dell’1,7% può sembrare limitato, ma tradotto nella spesa annuale significa centinaia di euro in più a carico dei genitori. Una dinamica che rende urgente il dibattito su strumenti di sostegno efficaci.
Il Governo, già da tempo, prevede forme di agevolazione fiscale per chi sostiene i costi dell’istruzione. Tuttavia, l’orizzonte potrebbe ampliarsi ulteriormente, andando a includere nuove tipologie di spesa che fino ad oggi rimanevano escluse dalle dichiarazioni dei redditi.
Un passo in più per alleggerire il bilancio familiare
Secondo quanto emerso, l’esecutivo sta valutando di introdurre una detrazione fiscale del 19% per l’acquisto di libri scolastici e articoli di cancelleria. Un provvedimento che, se confermato, troverebbe spazio già nella prossima Legge di Bilancio e andrebbe ad affiancarsi alle agevolazioni già operative.
Come spiega Brocardi, questa misura potrebbe essere modulata in base a limiti ISEE e a tetti di spesa differenziati, così da concentrare l’aiuto sulle famiglie con redditi medio-bassi e sul reale fabbisogno di ciascun ciclo scolastico. Non si tratterebbe quindi di un rimborso diretto, ma di un beneficio fiscale riconosciuto in sede di dichiarazione dei redditi.

Dalle tasse scolastiche ai libri: ecco cosa cambia
Già oggi è possibile detrarre il 19% di diverse voci di spesa scolastica: tasse di iscrizione, frequenza, contributi volontari, servizio mensa, viaggi d’istruzione e attività formative. Il tetto massimo detraibile è pari a 800 euro per studente, con un risparmio effettivo di 152 euro all’anno.
L’introduzione della detrazione su libri e cancelleria allargherebbe ulteriormente questo quadro. In sostanza, i genitori potrebbero inserire nel Modello 730 anche le spese per manuali, penne, zaini o astucci, ottenendo uno sconto fiscale in dichiarazione. Un aiuto concreto, dunque, ma che resta una detrazione e non un rimborso diretto, come il titolo potrebbe far credere.